CERTIFICAZIONE DSA: REGIONE LAZIO
La Regione Lazio (DGR 4 febbraio 2020 n.32), in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, ha adottato le “Linee guida per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico)“.
Nella Regione Lazio, grazie alla Deliberazione Giunta Regionale 4 febbraio 2020, n. 32, è stato approvato lo Schema di Protocollo d’intesa tra Regione e Ufficio Scolastico Regionale – MIUR del Lazio per la definizione del percorso di individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento, di diagnosi DSA e di certificazioni DSA dei disturbi specifici di apprendimento, in ambito scolastico e clinico, del modello di certificazione sanitaria per i DSA.
Con protocollo d’intesa stipulato dalla Regione Lazio, si definiscono modalità uniformi su tutto il territorio regionale alla fine di favorire l’identificazione precoce di rischio di disturbo specifico dell’apprendimento attraverso procedure omogenee di osservazione e individuazione delle difficoltà, attività didattico-educative di potenziamento e recupero a partire dalla scuola dell’infanzia e nella scuola primaria.
Per far si che ciò avvenga con modalità uguali per tutte le strutture accreditate nel territorio regionale, sono state stipulate delle Linee Guida facenti riferimento non soltanto alle strutture sanitarie private accreditate, ma anche ad équipe di liberi professionisti e a società/associazioni tra professionisti valutate ed accreditate dalla regione Lazio.
LE LINEE GUIDA DSA
Prima di tutto sono state rilasciate indicazioni rispetto la struttura formativa delle équipe di liberi professionisti e delle società /associazioni di professionisti. Queste dovranno infatti operare presso una sede comune scelta ai fini del rilascio della certificazione diagnostica dei DSA e dovranno contare all’interno del loro organico almeno uno psicologo, un neuropsichiatra infantile e un logopedista. Questa struttura composta da diversi professionisti permette di compiere un lavoro di valutazione diagnostica multiprofessionale, indispensabile per ottenere un corretto ed approfondito profilo del funzionamento cognitivo e degli apprendimenti. Inoltre, sono state stipulate dalla Regione Lazio delle linee guida in riferimento al protocollo diagnostico ed agli strumenti utilizzati per la diagnosi e certificazione dei DSA.
Il protocollo diagnostico è composto da incontri di valutazione ben distinti, tutti ugualmente importanti e per questo non modificabili dalle singole equipe.
Primo
momentoVisita Specialistica, svolta dal Neuropsichiatra Infantile.
Secondo momento
Il successivo step del protocollo diagnostico riguarda la Valutazione Intellettiva, all’interno della quale si valuteranno: gli aspetti cognitivi, le abilità di letto-scrittura, le funzioni linguistiche orali, le capacità logico-matematiche e le funzioni cognitive non verbali.In aggiunta alla valutazione intellettiva potranno essere previsti altri esami di approfondimento clinico in relazione ad eventuali difficoltà emerse in sede di osservazione.
Terzo momento
Successivamente verrà discusso il caso all’interno dell’equipe, la quale stilerà la relazione clinica che verrà consegnata in doppio formato, uno per la scuola ed uno per la famiglia, in sede di restituzione.
Certificazione DSA valida ai fini scolastici
Certificazione DSA scuola
Affinché il certificato dsa abbia validità e venga riconosciuto ai fini dell’applicazione delle misure previste dalla legge 170/2010, deve contenere le informazioni necessarie per stilare il programma educativo e didattico personalizzato e per delineare un profilo di funzionamento, dunque, la citazione del solo codice diagnostico non è sufficiente. La certificazione contenente tali informazioni è considerata valida sin dal momento del rilascio da parte dell’equipe e può essere consegnata direttamente alla scuola.
Per motivi di privacy viene consegnata alla scuola una versione appositamente redatta della relazione clinica non contenente dati anamnestici personali, familiari o sociali.
In conclusione, la Delibera Regionale del 4 febbraio 2020, n. 32 permette di unificare, attraverso la stesura delle Linee Guida, il processo di individuazione, valutazione e certificazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Tale accordo offre la possibilità alle famiglie di rivolgersi a più strutture accreditate dalla Regione Lazio al fine di accede ad un servizio di Valutazione e Certificazione dei DSA ritenuto valido a tutti i fini di legge.
Chi può fare la diagnosi di DSA?
La diagnosi deve essere effettuata da un’ equipe di professionisti costituita da Neuropsichiatra Infantile, Logopedista e Psicologo.
Chi rilascia la certificazione DSA?
Affinché la certificazione DSA sia pienamente valida e riconosciuta dalle scuole e dalle istituzioni pubbliche secondo il DGR N.32 del 2020, deve essere rilasciata dalle ASL oppure dai soggetti privati accreditati e autorizzati dalla regione di appartenenza. Per sapere se il centro è accreditato basta verificare se l’èquipe o il centro siano inseriti nella lista della regione Lazio nella sezione: TABELLA 3 ELENCO PRIVATI CHE POSSONO RILASCIARE LA CERTIFICAZIONE DSA (DGR 32/2020 E L.R. 4/2003-RR 20/2019).
Il nostro Centro DSA Roma ha al suo interno l’Equipe CBPT-Apprendimento inserita fra i servizi autorizzati alla CERTIFICAZIONE DSA della regione Lazio autorizzata al rilascio della certificazione ai sensi della DGR 32/2020 e LR 4/2003-RR 20/2019.
Quanto tempo vale la diagnosi di DSA?
Non è corretto parlare di una scadenza della certificazione DSA, in quanto quest’ultima effettivamente non scade, ma è consigliabile l’aggiornamento della valutazione e del profilo dell’alunno, cos’ da essere a conoscenza di eventuali miglioramenti o evoluzioni. E’ importante, in quanto, questi cambiamenti vengono utilizzati per adeguare l’intervento terapeutico e le relative misure di supporto previste.
Nella Conferenza Stato-Regioni sui DSA, la comunità scientifica ha consigliato di aggiornare il documento al verificarsi di alcune situazioni:
- Conclusione del ciclo scolastico e passaggio a quello successivo;
- Quando diventa necessario modificare gli strumenti didattici e di valutazione previsti per l’alunno, su segnalazione della famiglia oppure della scuola.