Il Centro Ricerca CBPT , con Equipe CBPT Apprendimento, è un centro privato, autorizzato e accreditato dalla Regione Lazio al rilascio della certificazione DSA. È uno tra i Centri di Eccellenza di Roma per la valutazione e certificazione della Disgrafia.
Disgrafia Definizione. Disgrafia cos’è?
La Disgrafia è uno dei Disturbi del Neurosviluppo conosciuti come DSA, ovvero Disturbi Specifici dell’Apprendimento che riguarda il nucleo della scrittura. Si parla di Disgrafia periferica ovvero di un deficit limitato alla scrittura manuale, che si manifesta attraverso la difficoltà a tenere separati i codici ortografici (corsivo/stampatello; maiuscolo/minuscolo).
È un disturbo di natura motoria, che si manifesta principalmente attraverso una scrittura eccessivamente lenta, irregolare e illeggibile.
Sintomi Disgrafia
- Difficoltà a rimanere in paro nei dettati e nei compiti scritti;
- Difficoltà nel ricopiare alla lavagna;
- Mancato rispetto delle linee e dei margini;
- Forte faticabilità nei compiti di scrittura: i compiti di scrittura comportano dolore alla mano e necessitano di diverse pause.
- Lettere e parole disallineate;
- Lettere di dimensioni differenti;
- Eccessiva pressione sul foglio;
- Interruzioni del tratto;
- Variabilità nella rappresentazione della lettera e nella distanza tra le parole;
- Lettere ricalcata o sovrapposte: le lettere vengono ripassate più volte e non vengono rispettatati gli spazi tra le lettere
- Impugnatura scorretta della penna;
- Lentezza nello scrivere;
- Irregolarità delle lettere scritte fino all’illeggibilità;
- Alterazioni del ritmo della scrittura, della fluidità del tratto, nella legatura delle parole;
- Errori nella direzionalità;
- Asimmetria nelle dimensioni delle lettere;
- Il bambino disgrafico può aver appreso e automatizzato strategie inadeguate (usando, quindi, una direzione scorretta, manifestando difficoltà di collegamento fra le singole lettere, che possono essere illeggibili o presentare proporzioni incongruenti);
- Può mostrare difficoltà prevalentemente visuo-spaziali (non rispetta i margini del foglio o il rigo, lascia uno spazio non adeguato fra le lettere e fra le parole, capovolge le lettere, che possono avere grandezze irregolari o inclinazioni incoerenti);
- Difficoltà posturali o motorie (presenta una postura scorretta, una prensione problematica, tremori, non utilizza funzionalmente la mano che non scrive, ha difficoltà nella modulazione della pressione, è lento).
Come scrive un bambino disgrafico? Disgrafia Esempi di errori tipici della disgrafia.
La Disgrafia prescinde dalle variabili linguistiche come il lessico, la grammatica, la sintassi o l’ortografia;
- la scrittura appare faticosa solo sul piano motorio (deformata, irregolare per forma e grandezza, tremolante, lenta) a causa di un disturbo che colpisce la coordinazione delle abilità fini e che coinvolge il braccio nella sua totalità (dita, mano, polso, gomito, spalla) o la coordinazione visuo-motoria.
- non riesce a tenere la riga, a scrivere segni alfabetici o numerici uniformi e alla stessa distanza;
- problemi nella riproduzione dei singoli segni grafici: scrittura verticale dal basso verso l’alto o in senso antiorario per lettere come a, o, p.
- errata impugnatura della penna e della matita;
Disgrafia Cause e Insorgenza
“Non riesco a rileggere quello che scrivo! Non controllo la mia mano! Sono distrutta quando finisco di scrivere!…”
Se tuo figlio esprime questi pensieri
NOI possiamo aiutarlo!
Disgrafia Diagnosi
diagnosi disgrafia
1. Colloquio di anamnesi
2. Valutazione Discalculia
3. Colloquio di restituzione
Disgrafia Test
test per disgrafia
- la fluidità e la velocità nello scorrere del gesto grafico;
- la modalità di costruzione dei grafemi e di come essi si congiungono tra loro per comporre la parola;
- la dimensione e la fluttuazione delle lettere nello spazio della riga e del foglio.
Disgrafia strumenti compensativi
Disgrafia Trattamento
- alla percezione visuo-spaziale
- all’organizzazione spazio-temporale
- alla costruzione dello schema corporeo
- all’impostazione della postura e dell’impugnatura
- all’equilibrio/rilassamento muscolare
- alla coordinazione visuo-motoria e oculo-manuale
- all’attenzione
- alla motricità fine della mano e delle dita
- alle attività grafiche come percorsi, tracciati, collegamenti tra lettere, sequenza di movimenti, apprendimento della scrittura in corsivo.
La rieducazione della scrittura interviene per realizzare potenzialità non ancora utilizzate dal bambino, con lo scopo di abbandonare gli automatismi “scorretti” e, quindi, attivare percorsi neuronali più efficaci da un punto di vista funzionale.
Le tecniche utilizzate iniziano con attività preparatorie di rilassamento e di motricità specifica degli arti coinvolti nel gesto grafico, esercizi di macrografia e di pregrafismo, sia in verticale che in orizzontale, fino alla vera e propria rieducazione della scrittura.
Disgrafia Esercizi
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