POTENZIAMENTO DSA: TRATTAMENTO RIABILITATIVO

Potenziamento DSA cos’è: perché intervenire?

Gli interventi rivolti ai bambini e ai ragazzi con DSA sono mirati a potenziare le abilità carenti grazie a strategie di trattamento personalizzate che supportino l’alunno nel processo di apprendimento. 

Potenziamento DSA: Come intervenire?

L’ intervento è caratterizzato da attività di home-work e attività ambulatoriali a cadenza settimanale con cicli di lavoro anche intensivo di 3 mesi, ripetibili secondo necessità dopo un periodo di mantenimento.

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Intervento Dislessia

I bambini con dislessia devono essere trattati con interventi specialistici, che abbiano lo scopo di automatizzare i processi psicolinguistici, con l’obiettivo di potenziare la corretta e veloce associazione tra parole (trattamento lessicale) o tra le sub-componenti delle parole, le lettere e le sillabe, (trattamento sub-lessicale) con le loro corrispondenze fonologiche (sonore)

Nello specifico, possono essere attuati interventi come:

    • Potenziamento delle abilità meta-fonologiche e dell’apprendimento delle regole di conversione tra grafemi e fonemi (lettere e suoni)
    • Esercizi strutturati per facilitare la lettura di parole isolate o inserite nel contesto del brano
    • Letture veloci (tachistoscopiche) di sillabe, di parole e di non parole
    • Addestramento agli strumenti compensativi come: la sintesi vocale, le mappe concettuali o i libri digitali ad alta leggibilità
    • Potenziamento delle Funzioni Esecutive, coinvolte nella lettura, attraverso l’utilizzo di giochi appositamente strutturati.

Intervento Disortografia

    Per lavorare sulla disortografia, si potenziano almeno cinque componenti fondamentali:

    • memoria fonologica (per conservare le parole ideate o ascoltate che si vogliono scrivere), analisi e segmentazione fonemica (individuare tutti i fonemi della parola ascoltata o pensata),
    • associazione tra fonemi e grafemi (Associare i suoni (fonemi) delle singole lettere con le relative lettere scritte, grafemi),
    • associazione diretta tra fonologia e rappresentazione ortografica
    • scrittura a mano.

    Nello specifico il trattamento della disortografia si caratterizza attraverso:

    • Potenziamento lessicale: potenziando la decodifica, per giungere ad una rappresentazione della parola più stabile ed accessibile;
    • Esercizi strutturati: per acquisire i meccanismi di conversione fonema-grafema (suono-parola) e per consolidare il riconoscimento di suoni e sillabe;
    • Esercizi di natura fonetica: per consolidare l’apprendimento di doppie e accenti;
    • Addestramento agli strumenti compensativi come: correttore ortografico o programmi di videoscrittura
    • Potenziamento delle Funzioni esecutive, coinvolte nella scrittura, attraverso l’utilizzo di giochi appositamente strutturati. 

    Intervento Disgrafia

    Il trattamento riabilitativo per la disgrafia, rispetto a quelli per gli altri Disturbi Specifici dell’Apprendimento, gode di meno evidenze scientifiche e include varie tipologie di esercizi più o meno mirati. Il percorso di trattamento può includere: esercizi motori, attività per rafforzare il tono muscolare, attività per migliorare la destrezza e la coordinazione occhio-mano, e il controllo della scrittura.

    Effettuare un intervento su soggetti disgrafici risulta sempre utile in quanto l’impatto della disgrafia sulle autonomie del bambino può essere fortemente limitante, specialmente nei profili più severi.

    All’inizio del trattamento può essere utile far esercitare sulla

    • scrittura di singoli grafemi (lettere), in modo separato, al fine di automatizzarne la corretta riproduzione;
    • Successivamente è consigliato aumentare in maniera progressiva la complessità del compito, passando alla scrittura di sequenze di grafemi, poi di parole bisillabe e trisillabe ed infine alla scrittura di frasi via via sempre più complesse;
    • E’ altrettanto utile suddividere i grafemi in categorie, come ad esempio: grafemi piccoli, grafemi alti, grafemi bassi e grafemi alti-bassi; e successivamente iniziare attività di memorizzazione di questi.
    • Possono essere utilizzati anche esercizi di scrittura cinestetica, ovvero attività dove non si guarda ciò che si scrive; oppure esercizi mirati alla coordinazione occhio-mano. Alcune delle evidenze scientifiche riportano che uno dei migliori interventi per la disgrafia risulta essere l’utilizzo di esercizi ripetuti in serie, mirati al miglioramento nell’esecuzione dei prodotti grafici.
    • Infine, può risultare utile lavorare anche sulle componenti di base, come: la percezione, l’organizzazione spazio-temporale, la coordinazione visuo-motoria e oculo-manuale, preferibilmente in maniera parallela al potenziamo delle componenti grafiche.

    Nel trattamento della disgrafia, è importante dedicare anche del tempo all’addestramento dei bambini all’utilizzo degli strumenti compensativi, come: programmi di videoscrittura o supporti in gomma per migliorare la prensione delle penne; pensati per diminuire il carico della componente motoria richiesta per l’atto dello scrivere.

    Intervento Discalculia

    Il trattamento per la Discalculia è finalizzato al recupero delle difficoltà di calcolo e della conoscenza numerica. In particolare, gli interventi efficaci forniscono un insegnamento diretto ed esplicito, mirando all’acquisizione di tecniche come quelle di autoistruzione (utilizzando per esempio la linea dei numeri).

    Per poter fare un intervento sulle abilità numeriche occorre partire dallo sviluppo delle diverse componenti di base, che concorrono all’apprendimento delle abilità di calcolo (mentale o scritto), in particolare:

    • competenze lessicali (lettura e scrittura di numeri),
    • competenze semantiche (rappresentazione rapporto numeri-quantità)
    • competenze sintattiche (comprensione del valore posizionale delle cifre).

    Per il trattamento della Discalculia è possibile utilizzare diverse tipologie di intervento:

    • esercizi di recupero matematico;
    • potenziamento delle strategie di decomposizione e composizione numerica;
    • potenziamento del recupero dei fatti aritmetici e numerici;
    • addestramento agli strumenti compensativi come: linea del numero, tavola pitagorica e formulari;
    • potenziamento delle funzioni esecutive, coinvolte nel calcolo, come la memoria di lavoro, attraverso l’uso di giochi strutturati.

    Il trattamento DSA funziona?

    Quando il trattamento produce un cambiamento clinicamente significativo, ovvero quando l’abilità oggetto di trattamento nei test di verifica, da effettuarsi al massimo entro un anno da inizio trattamento, è migliorata più di quanto sarebbe migliorata tramite la sola evoluzione spontanea, è possibile sostenere che il trattamento è stato efficace. Questo cambiamento è rilevato dall’utente, dalla famiglia e dagli insegnanti e si rileva stabile nel tempo.

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