METODO DI STUDIO DSA

Adottare un metodo di studio DSA efficace è di fondamentale importanza, non solo per il rendimento scolastico, ma anche e soprattutto perchè, utilizzare le corrette e adeguate strategie di studio permette anche di aumentare il senso di autoefficacia con benefici, inoltre, sull’autostima dello studente

metodo di studio e dsa

Lo studio è un investimento di impegno e di energia nel campo dell’apprendimento. Si parte da stimoli costituiti da informazioni, si procede attraverso una attiva ed intensa elaborazione dei contenuti e si termina producendo abilità, prestazioni e conoscenze.

Lo studio comprende molte abilità cognitive generali come: 

  • l’ attenzione
  • la concentrazione
  • la rielaborazione
  • l’assimilazione

ed abilità più specifiche come :

  • la capacità di previsione
  • di interrogarsi sistematicamente
  • di leggere accuratamente
  • di sintetizzare schematicamente
  • di verificare e valutare l’apprendimento

Che cosa è il metodo di studio per i DSA?

Un insieme di strumenti e di strategie per apprendere che ottimizzano il tempo dedicato allo studio, rendendolo proficuo ed efficace.

Cosa vuol dire corretto metodo di studio?

  • Saper acquisire le informazioni delle diverse materie,  utilizzando una serie di strategie
  • Imparare delle strategie efficaci, per comprendere bene le spiegazioni fornite in classe 
  • Lavorare in autonomia

In particolare, avere e utilizzare un buon metodo di studio è da considerare uno dei migliori strumenti compensativi che si possa adottare soprattutto per quegli studenti che hanno una certificazione DSA e che quindi, hanno bisogno di un metodo personalizzato rispetto alle proprie caratteristiche.Un efficace metodo di studio è fondamentale anche per coloro che hanno  maggiori difficoltà a mantenere alta e costante la concentrazione, portando a maggiori difficoltà nello studio. 

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Caratteristiche fondamentali dello studio

  • La consapevolezza di sè: la consapevolezza del valore dello studio nasce dalla consapevolezza di sè, delle proprie abitudini, dei propri scopi e motivazioni, dei propri stili cognitivi, delle proprie strategie.
  • L’interesse per lo studio: solo facendo, secondo la massima “learning by doing” cioè immergendosi attivamente nello studio, è possibile apprendere in maniera efficace.
  • La costanza: studiare in modo discontinuo conduce alla dispersione delle energie e alla insoddisfazione, perché non si creano parametri di riferimento validi e sicuri. Si instaura così un processo negativo che conduce ad un atteggiamento di frustrazione, di sfiducia nelle proprie capacità, di rifiuto nello studio.

Didattica metacognitiva e DSA

La didattica metacognitiva è rivolta a formare abilità mentali superiori, che vanno al di là dei semplici processi cognitivi (leggere, scrivere…) nel tentativo di stimolare, nel soggetto che apprende la consapevolezza:

  • dei propri processi di apprendimento;
  • delle strategie più opportune da utilizzare;
  • delle condizioni migliori da ricercare.

PRIMO LIVELLO

La trasmissione delle conoscenze sui diversi tipi di memoria, sulle strategie di elaborazione e immagazzinamento dei dati, sulle strategie più opportune per migliorare le prestazioni mnestiche, non potrà prescindere dall’analisi di tre aspetti fondamentali:

  • Il funzionamento dei processi psichici secondo i criteri della tipicità “normale”;
  • i limiti dei processi stessi intesi, soprattutto, come variabilità individual
  • la possibilità di influenzare attivamente questi processi attraverso interventi di sviluppo, autoregolazione e di aumento dell’efficacia

SECONDO LIVELLO

L’ insegnante deve, infatti, in ogni momento dell’attività didattica: 

  • stimolare un’analisi guidata degli errori connessi incertezze manifestate e delle prove superate positivamente
  • rappresentare per l’alunno una fonte continua di conferme psicologiche a sostegno dell’autonomia.

In questo contesto può essere estremamente utile suggerire agli allievi, impegnati nella risoluzione di un problema, di registrare su nastro la verbalizzazione ad alta voce del proprio processo pensante, del proprio flusso di valutazioni, ipotesi, decisioni. Altrettanto utile sarà ascoltare e valutare i processi cognitivi verbalizzati dai compagni per confrontarli e rendersi conto della variabilità individuale e delle caratteristiche comuni.

TERZO LIVELLO

Autoregolare un qualsiasi processo cognitivo significa:

  1. fissarsi un chiaro obiettivo di funzionalità ottimale del processo stesso, anche in termini di risultati che esso deve produrre, oltre che rispetto al “come” dovrebbe svolgersi;
  2. darsi delle istruzioni, suggerimenti o aiuti per svolgere concretamente le operazioni tipiche del processo stesso ( ad esempio scrivere su un foglio di carta di ripetere mentalmente 10 volte la lista di parole che dovranno poi essere rievocate);
  3. osservare l’andamento del processo stesso, raccogliere dati sui risultati prodotti e renderli disponibili per una successiva valutazione;
  4. confrontare questi dati prodotti con gli obiettivi e gli standard che precedentemente si erano fissati;
  5. valutare come positivo lo svolgimento delle varie operazioni richieste se il confronto ha dato esiti positivi e dunque perseverare nelle operazioni intraprese, oppure, nel caso contrario, valutare come negativo e insoddisfacente il proprio operato e attivare correzioni appropriate e modifiche alle strategie in corso.

QUARTO LIVELLO

La dimensione psicologica fondamentale, l’immagine che il soggetto ha di sé “come persona che apprende” può rappresentare la conditio sine qua non per il successo di un approccio metacognitivo e  per un soddisfacente coinvolgimento nel processo educativo.

Le variabili cognitive sottostanti sono: 

  • SENSO DI AUTOEFFICACIA
  • LOCUS OF CONTROL
  • AUTOSTIMA
  • MOTIVAZIONI

Quale metodo di studio adottare a casa?

Metodi di studio per DSA

1. Il primo passo che può fare uno studente DSA per migliorare il suo approccio allo studio è organizzare il lavoro. Quindi, l’organizzazione e pianificazione del materiale e dello studio. Deve dare priorità alle materie in cui ha più difficoltà, così da utilizzare le prime ore del pomeriggio per completare, con la mente meno stanca, gli esercizi più difficoltosi.

Successivamente, sarà più gradevole passare a quelle che sono percepite come materie più semplici. Questa scelta avrà delle ripercussioni sull’umore, migliorandolo, e sul senso di efficacia che si innalzerà.

2. E’ bene e produttivo stabilire delle pause e decidere la durata delle stesse. Prendere delle pause (uscendo, facendo sport, camminando) è fondamentale perchè permette di “ricaricare la mente“, di liberarla e di riposare il cervello. Una volta finita la pausa, rimettersi sui libri sarà più semplice. 

Quando ci si trova difronte a una mole di studio che può sembrare impossibile, avere chiaro in mente il da farsi è fondamentale. Per cui, il metodo di studio prevede l’utilizzo di strategie che rendano questa mole più facile da affrontare.

Il metodo più utilizzato dai ragazzi con DSA è la creazione di mappe concettuali e mentali che permettono di snellire il materiale di studio, concentrandosi sulle parole e sui concetti chiave

La differenza sostanziale tra mappe mentali e mappe concettuali risiede nella loro struttura grafica:

  • Le mappe concettuali hanno una struttura simile ad un organigramma, si sviluppano dall’alto verso il basso, perlopiù secondo uno schema fisso, e contengono tante ramificazioni quanti sono i concetti associati all’argomento principale.
  • Le mappe mentali hanno una struttura flessibile e “dinamica”, in quanto non hanno uno schema fisso; l’argomento o il concetto principale può essere posizionato al centro della mappa e le ramificazioni possono estendersi a destra e a sinistra del foglio; si possono utilizzare colori diversi per esprimere e rappresentare concetti diversi.

Inoltre, è funzionale usare dei colori per evidenziare le parole-chiave nel testo e nelle mappe per differenziare i diversi contenuti e utilizzare così la memoria fotografica. 

Per ricordare meglio è possibile utilizzare delle strategie come trasformare i concetti astratti in uno o più concetti concreti e creare poi le immagini mentali, che può essere funzionale anche nel caso del ripasso per compiti e interrogazioni. 

Metodi di studio per dislessia

Per coloro che hanno difficoltà nella lettura, è ottimale utilizzare gli strumenti compensantivi scolastici anche a casa e quindi trasformare le pagine del libro in formato audio per poi ascoltarle, oppure usare la sintesi vocale per la lettura. 

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