DSA A SCUOLA
Indicazioni per la scuola
La presenza di un DSA a scuola, ossia un alunno con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia) impone in classe, l’uso di una Didattica individualizzata e personalizzata.
Che cos’è la didattica Individualizzata e Personalizzata?
– La didattica individualizzata modula la didattica, i tempi, gli strumenti rispetto alle caratteristiche di ogni alunno, per garantire il raggiungimento delle competenze previste dal curricolo.
– La didattica personalizzata si propone di offrire ad ogni alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità; programma obiettivi diversi per ogni alunno.
Ruolo e compiti del docente referente
Per gli studenti con diagnosi di DSA è prevista la figura del docente referente o funzione strumentale che favorisce la relazione tra famiglia e il clinico di riferimento.
Il docente referente collabora per la stesura del Piano Didattico Personalizzato (PDP) concordato fra docenti, famiglia e altri operatori. Inoltre, si occupa della cura delle relazioni all’interno del consiglio di classe, e della comunicazione con la famiglia per quanto riguarda la condivisione del progetto personalizzato previsto, dei risultati e della valutazione in un’ottica di coinvolgimento e collaborazione
La valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico
DSA e scuola
Il docente valuta in modo costruttivo, separando sempre l’errore dal contenuto; dà consigli su come attuare i miglioramenti.
Il docente predispone verifiche scalari: la parte iniziale deve essere più semplice e leggermente ingrandita, a seguire la parte più difficile. Il testo deve essere chiaro graficamente e possibilmente deve riguardare un unico argomento.
Naturalmente deve lasciare usare liberamente gli strumenti compensativi: tavola pitagorica, linee del tempo, mappe concettuali, cartine geografiche, calcolatrice, striscia dell’alfabeto.
La valutazione sui documenti scolastici deve riflettere il percorso e registrare i progressi dell’ alunno DSA.
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Cosa fare quando in classe sono presenti alunni con DSA?
E’ importante la diagnosi precoce, dopo aver osservato delle prestazioni atipiche. E’ utile sapere che i DSA si manifestano come difficoltà e atipia del processo di sviluppo.
Cosa osservare?
- Scrittura: errori ricorrenti, che si presentano per lungo tempo e difficoltà ortografiche. Tratto grafico non leggibile, lettere atipiche o difficoltà nella spazialità del foglio.
- Lettura: difficoltà nella abilità di base con permanenza di una lettura sillabica, tendenza a perdere il segno o a commettere molti errori.
- Calcolo: difficoltà nel calcolo a mente o scritto, nel recupero dei fatti numerici, nella memorizzazione delle tabelline o nelle procedure di calcolo (resto, riporto).
Cosa fare?
L’ insegnante deve:
- prendere visione della documentazione, raccogliere informazioni ed elementi informali di conoscenza
- conoscere gli aspetti organizzativi e le risorse della scuola
- confrontarsi con i colleghi, con i referenti DSA, programmare le azioni didattiche con il team docenti di classe, interclasse.
- mantenere contatti continui con i genitori
- comunicare ed interagire con i terapisti, con i servizi ASL o con le Equipe accreditate alla ASL per la Certificazione DSA.
- conoscere le tappe dell’apprendimento della letto-scrittura
- saper riconoscere le tipologie degli errori ortografici, fare un lavoro meta cognitivo sulla lettura, lavorare sulle abilità di studio.
- elaborare il PDP.
- in classe deve accogliere realmente la “diversità”, studiarla, comunicare serenamente con il bambino e dimostrargli comprensione.
- spiegare alla classe il senso della didattica personalizzata e individualizzata e che è rivolta a tutti e non solo agli alunni DSA.
- utilizzare le risorse dei compagni di classe assegnando al bambino DSA un tutor.
In pratica il docente per aiutare il bambino con DSA dovrebbe procedere con un insegnamento sistematico, aiutando l’alunno a ricercare strategie compensative. E’ necessario adattare la didattica alle difficoltà di apprendimento del bambino con l’adozione di strategie compensative o dispensative.
GLI STRUMENTI COMPENSATIVI
Sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta :
– la sintesi vocale (dalla lettura all’ascolto),
– il registratore,
– la videoscrittura con correttore ortografico,
– la calcolatrice,
– tabelle,
– formulari,
– mappe concettuali per supportare la memoria.
LE MISURE DISPENSATIVE
Consentono all’ alunno DSA di non svolgere alcune prestazioni che risultano particolarmente difficoltose e non migliorano l’apprendimento:
– offerta di tempo maggiore per le prove scritte e per lo studio.
– riduzione del contenuto di una prova, conservandone le caratteristiche,
– dispensa dalla lettura ad alta voce,
– dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura,
– dispensa dall’uso del vocabolario, dallo studio mnemonico, dalle tabelline
– dispensa, dove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta
– interrogazioni programmate
– valutazione delle prove scritte e orali, con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.