PDP DISLESSIA: Misure dispensative e Strumenti compensativi
Suggerimenti di Linee Guida PDP 12/07/2011
Come già detto in precedenza, la legge 170/2010 è rivolta ad alunni che necessitano, oltre ai prioritari interventi di didattica individualizzata e personalizzata, anche di specifici strumenti e misure che derogano da alcune prestazioni richieste dalla scuola. Per consentire, pertanto, agli alunni con DSA di raggiungere gli obiettivi di apprendimento, devono essere riarticolate le modalità didattiche e le strategie di insegnamento sulla base dei bisogni educativi specifici, in tutti gli ordini e gradi di scuola.
In questo contesto, le Linee guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati, nonché per utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le misure dispensative. Esse indicano il livello essenziale delle prestazioni richieste alle istituzioni scolastiche e agli atenei per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA.
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Per iniziare… che cos’è la dislessia?
Si definisce Dislessia, o Disturbo Specifico della Lettura, una difficoltà nella decodifica del codice scritto che rende la lettura ad alta voce lenta e/o scorretta. Da un punto di vista clinico, la dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata, istruzione ricevuta. Risultano più o meno deficitarie – a seconda del profilo del disturbo in base all’età – la lettura di lettere, di parole e non-parole, di brani.
Contenuto PDP Dislessia
Nel PDP (Piano Didattico Personalizzato) di un alunno/a con Dislessia è importante che siano presenti determinate misure dispensative e specifici strumenti compensativi, che possano essere utilizzati per la vita scolastica e gli apprendimenti dagli alunni con questo genere di difficoltà, grazie ad azioni specifiche in grado di garantire il loro successo formativo.
MISURE DISPENSATIVE PER LA DISLESSIA
Gli alunni con Dislessia devono essere dispensati da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprende, come:
- evitare la lettura autonoma di brani la cui lunghezza non è compatibile con il proprio livello di abilità
- evitare tutte quelle attività ove la lettura è la prestazione valutata (anche per le lingue straniere)
- la lettura ad alta voce in classe
- non effettuare prove a tempo o avere a disposizione più tempo per completarle
- evitare più prove valutative in tempi ravvicinati (favorire interrogazioni programmate)
- evitare una quantità eccessiva di compiti a casa
STRUMENTI COMPENSATIVI PER LA DISLESSIA
Per uno studente con dislessia, gli strumenti compensativi sono primariamente quelli che possono trasformare un compito di lettura (reso difficoltoso dal disturbo) in un compito di ascolto. A tal fine è necessario fare acquisire allo studente competenze adeguate nell’uso degli strumenti Compensativi, come:
- testi e fotocopie adattati graficamente (carattere più grande e alta leggibilità)
- schemi, sintesi e mappe concettuali delle unità di apprendimento, che possono sia facilitare la comprensione sia supportare la memorizzazione e/o il recupero delle informazioni
- testi ridotti e semplificati nella forma morfosintattica
- una persona che legga gli items dei test, le consegne dei compiti, le tracce dei temi o i questionari con risposta a scelta multipla
- sintesi vocale con i relativi software (anche per la lettura di testi più ampi e per una maggiore autonomia) che trasforma un compito di lettura in uno di ascolto
- l’utilizzo di libri o vocabolari digitali.
Per lo studente dislessico è inoltre più appropriata la proposta di nuovi contenuti attraverso il canale orale piuttosto che attraverso lo scritto, consentendo anche la registrazione delle lezioni.
In fase di verifica e di valutazione, lo studente con dislessia può usufruire di tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove o, in alternativa e comunque nell’ambito degli obiettivi disciplinari previsti per la classe, di verifiche con minori richieste. Nella valutazione delle prove orali e in ordine alle modalità di interrogazione si dovrà tenere conto delle capacità lessicali ed espressive proprie dello studente.
E per le lingue straniere..?
Poiché la corrispondenza fra come una lingua si scrive e come si legge influisce sul livello di difficoltà di apprendimento della lingua da parte degli studenti con DSA, è opportuno che la scuola, in sede di orientamento o al momento di individuare quale lingua straniera privilegiare, informi la famiglia sull’opportunità di scegliere – ove possibile – una lingua che ha una trasparenza linguistica maggiore.
Analogamente, i docenti di lingue straniere terranno conto, nelle prestazioni attese e nelle modalità di insegnamento, del principio sopra indicato.
In sede di programmazione didattica si dovrà generalmente assegnare maggiore importanza allo sviluppo delle abilità orali rispetto a quelle scritte. Poiché i tempi di lettura dell’alunno con DSA sono più lunghi, è altresì possibile consegnare il testo scritto qualche giorno prima della lezione, in modo che l’allievo possa concentrarsi a casa sulla decodifica superficiale, lavorando invece in classe insieme ai compagni sulla comprensione dei contenuti.
In merito agli strumenti compensativi, con riguardo alla lettura, gli alunni e gli studenti con DSA possono usufruire di audio-libri e di sintesi vocale con i programmi associati. La sintesi vocale può essere utilizzata sia in corso d’anno che in sede di esame di Stato.